Hayao Miyazaki, il re degli anime



Come si è sviluppata la mia passione per gli anime?

Sicuramente, durante gli studi universitari, è aumentato in me un forte interesse e la voglia di approfondire sempre di più l'argomento questo soprattutto grazie alla scoperta dei meravigliosi film del Maestro Hayao Miyazaki.

A lui devo anche parte del mio coinvolgimento per la cultura giapponese in generale e il desiderio di un viaggio in Giappone. Lì, una delle tappe fondamentali, è stata infatti la visita al Museo Ghibli, un’oasi di pace e serenità nel verde di Mitaka, facilmente raggiungibile perché a quindici chilometri da Tokyo. In quel posto, direi quasi magico, si avverte l’essenza stessa di Miyazaki, del suo lavoro, dei suoi pensieri, delle sue opere.



Non posso però non nominare i due documentari a lui dedicati: Il regno dei sogni e della follia e Never Ending Man. Tutti e due catturano fin da subito lo spettatore e lo invogliano a capire cosa si nasconde dietro i suoi capolavori. Viene rappresentato tutto il lavoro svolto, attraverso le azioni e le riflessioni del Maestro che fanno conoscere meglio non solo la sua arte, ma anche la sua personalità.

Diretto da Kaku Arakawa, un regista della TV giapponese NHK, Never Ending Man è stato proiettato nelle sale solo per un giorno come evento speciale, il 14 novembre 2016, dopo l’anteprima nazionale a Lucca Comics & Games, ma richiesto a gran voce dai fan e quindi di nuovo nelle sale il 23.

La macchina da presa di Kaku Arakawa segue Hayao Miyazaki nel privato della sua abitazione sul posto di lavoro e nello Studio Ghibli, che torna così a essere popolato dopo che l’artista aveva ipotizzato il proprio ritiro dalle scene.

Già Il regno dei sogni e della follia, il documentario del 2013 della regista Mami Sunada, ci aveva fatto conoscere e amare l'uomo Hayao Miyazaki; avevamo compreso il suo carattere chiuso e contraddittorio, ma anche il sorriso e la tenerezza con cui crea. Durante la lavorazione sofferta di Si alza il vento, il Maestro concede alla cinepresa di riprendere la sua routine lavorativa, regalando momenti sia ironici che poetici.

Image credit: iodonna.it

Never Ending Man entra invece nella vita privata di Miyazaki, mostrando i suoi dubbi etici e professionali e documentando il riavvicinamento del maestro al mondo dell’animazione dopo la sofferta decisione di ritirarsi prima che la concentrazione e il disegno richiedano uno sforzo psicofisico impossibile da sostenere alla sua età. Arakawa diviene così testimone del cambiamento che sopraggiunge, con l'impossibilità per Miyazaki di restare fermo.


"Preferisco morire pensando che devo continuare a vivere"

(Hayao Miyazaki)


Le potenzialità della computer graphics, che permettono di realizzare cose impossibili con il solo disegno manuale e da sempre rifiutate, diventano la spinta per un cambiamento. 

Viene seguita la preparazione di un cortometraggio, “Boro il bruco”, destinato solo alla proiezione interna del Museo Ghibli, i cui schizzi a matita del Maestro, diventano poi immagini grazie al supporto della CGI, una tecnica che lo ha affascinato ma anche tanto turbato.

Lo Studio Ghibli si anima nuovamente con un team giovane e tutto nuovo, senza tralasciare quelle regole rigide che da sempre lo caratterizzano e che prevedono impegno e sacrifici, per arrivare ad un traguardo che appaga e premia.

Da vent'anni a questa parte, Miyazaki è il re del cinema dell’animazione giapponese. Dopo essere stato uno dei pionieri del genere, è considerato ancora oggi il migliore e sicuramente è il più conosciuto a livello mondiale. Considerando l'immensa varietà delle sue opere, si può affermare che forse è proprio il suo essere versatile la chiave del suo immenso successo: produttore, scenografo, regista, scrittore e autore, Miyazaki è un vero genio, una delle menti più brillanti della sua generazione.

Nella sua lunga carriera ha affrontato vari temi importanti che vanno dalle questioni sociali all'ecologia, imponendosi sempre come molto più di un semplice cineasta: è un poeta, un narratore di storie che spaziano tra il fantastico e il reale. È un autentico artigiano, scrupoloso, meticoloso e irremovibile, con un’immaginazione straordinaria, capace di fare esercizi di ginnastica senza togliersi il grembiule bianco con le tasche piene di matite colorate dopo che per ore è stato curvo a disegnare.

Image credit: anime.everyeye.it.

È un sognatore solitario che si concede una tazza di tè mentre scruta il cielo, pensando a ciò che può ancora creare, per poi trovare la forza necessaria per realizzarlo. 

Miyazaki non sopporta di essere vincolato e neppure vuole che lo sia lo spettatore; per questo lo obbliga a liberarsi dalle regole della tradizione e a leggere il cinema proprio come si fa con i manga, in un verso opposto a quello al quale si è da sempre abituati. In questo modo riesce a dare diversi significati che rendono i suoi film adatti a ripetute visioni: ogni volta affiora un senso nascosto, un dettaglio sfuggito, una chiave di lettura trascurata. Tutte le sue opere hanno una sensibilità prettamente giapponese ma un linguaggio universale, capace di renderli riconoscibili e amati da tutti.

In questi giorni arrivano spesso notizie sull’ultima fatica del Maestro Miyazaki: How Do You Live? Si sa che uscirà in Giappone  il 14 luglio, ma niente di più; vige la regola del mistero e lo Studio Ghibli non fa trapelare nulla, neanche attraverso un trailer, un’intervista o un poster diverso dall’unico ufficiale. Sono passati ben dieci anni da Si alza il vento e anche ora sembra ci sia l’annuncio che questa sia la sua ultima fatica.

Nell’attesa possiamo rivederci qualche suo capolavoro*, consapevoli che lo diventerà anche il prossimo.


Se volete vedere altre foto del Museo Ghibli e del mio viaggio in Giappone, andate sulla pagina Facebook Wonderland Tales che racchiude tanti bei ricordi di questa esperienza indimenticabile.


*I capolavori di Hayao Miyazaki

  • Lupin III - Il castello di Cagliostro (1979)
  • Nausicaä della Valle del vento (1984)
  • Laputa - Castello nel cielo (1986)
  • Il mio vicino Totoro (1988)
  • Kiki - Consegne a domicilio (1989)
  • Porco Rosso (1992)
  • Princess Mononoke (1997)
  • La città incantata (2001)
  • Il castello errante di Howl (2004)
  • Ponyo sulla scogliera (2008)
  • Si alza il vento (2013)

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