Una giornata a Gaeta




In una splendida giornata estiva ho potuto ammirare una delle coste ritenute tra le più belle d'Italia e più precisamente i dieci stupendi chilometri che vanno da Sperlonga a Gaeta.


Gaeta è un comune italiano in provincia di Latina situato su una lingua di terra che si insinua nel mar Tirreno.

Il suo arioso lungomare è ideale per una piacevole passeggiata e per scoprire alcune delle sue bellezze culturali, come la Chiesa di San Francesco.

Fondata dallo stesso santo nel luogo dove dimorò durante la sua permanenza nella cittadina, la chiesa fu poi ricostruita in stile neogotico.

A volte viene erroneamente definita duomo per la sua posizione dominante e la sua elaborata architettura a iniziare dalla monumentale scalinata con al centro la statua detta "La Religione".




Tutto il centro storico è formato da piccoli vicoli, porticati, balconi e chiese monumentali come la Chiesa dell'Annunziata, la Chiesa di Santa Maria della Sorresca e la Chiesa di San Giovanni a Mare, che sono tra le più caratteristiche della città. In alto svetta il maestoso Castello Angioino-Aragonese, eretto forse nel VI secolo, ma sicuramente presente al tempo di Federico II di Svevia che lo fece fortificare nel 1223, capendo l'importanza della sua posizione strategica.

Una bella passeggiata comprende naturalmente le vie del porto e il lungomare.



Tra Gaeta e Sperlonga si aprono sette spiagge una più bella dell'altra come quella di Sant' Agostino che si estende per circa 2 km. Tutte le spiagge sono caratterizzate da sabbia dorata finissima e da un'acqua cristallina con sfumature turchesi e smeraldo.

Tra le più rinomate c'è la spiaggia dell'aeronauta conosciuta anche come la spiaggia dei trecento gradini, quelli necessari per raggiungerla. Un'altra è quella dell'Ariana, una piccola baia riparata dal vento amata soprattutto da chi fa lo snorkeling e caratterizzata dai cosiddetti "scogli dei tre cani" in mezzo al mare.

Infine c'è la spiaggia di Serapo che è quella principale della città e anche la più celebre. Molto frequentata sia dai gaetani che dai turisti italiani e stranieri per il suo chilometro e mezzo di sabbia dorata finissima e per il mare azzurro e pulito, deve il suo nome al dio greco-egizio Serapide, signore dell'universo, dio dell'oltretomba, della fecondità, della guarigione e del Sole.



Uno dei luoghi più suggestivi di Gaeta è sicuramente la Montagna Spaccata, visitata ogni anno da molti turisti. Il luogo racchiude un vero e proprio itinerario che comprende il Santuario della SS. Trinità, dove pregarono numerosi pontefici, vescovi e santi. Si può ammirare infatti un giaciglio in pietra noto come "Il letto di San Filippo Neri".

Dall’alto della fenditura tra i due costoni che hanno dato origine al nome, si vede lo strapiombo sul mare su cui la montagna è situata.

Il percorso prevede anche la visita alla Grotta del Turco che, secondo la tradizione cristiana, si sarebbe formata alla morte di Cristo. Lungo la scalinata di 35 gradini che si addentra nelle viscere della montagna, è possibile notare sulla parete di destra la cosiddetta “Mano del Turco”, cioè la forma di una mano che, secondo una leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si appoggiò alla parete.

Questa miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione formando l’impronta delle sue cinque dita nella roccia.

La straordinaria bellezza del luogo e la magica atmosfera hanno reso internazionale la fama della “Montagna spaccata” e hanno dato alla mia gita un tocco incantevole.



Gaeta non è soltanto una meta estiva. Per esempio a ridosso delle feste di Natale incanta i visitatori con il percorso delle luminarie che, con le sue stelle giganti, la slitta di Babbo Natale, il grande albero e i pinguini del Polo Nord crea un'atmosfera da favola. Notevole è anche il suo mercatino di Natale e lo spettacolo della fontana in Piazza della Libertà con musica e fuochi d'artificio.


A dicembre nei vicoli del centro storico si tiene anche il Festival dei Sciusci e Ciaramelle. Una manifestazione che promuove tradizioni popolari, riscopre antichi canti, usanze e cibi del passato. A questo proposito ricordo una specialità gastronomica tipica della città di Gaeta, la tiella.


ricetteperbimby.it


Questa squisitezza è una sorta di torta salata composta da due strati di pasta sottile chiusi intorno ai bordi. Al suo interno ci si può mettere di tutto, dai prodotti della terra come scarola, cipolle e le gustosissime olive nere di Gaeta a quelli del mare come polpi e alici. Per concludere lo spuntino si può gustare la sciuscella, detta così perchè simile alle carrube, che nel dialetto gaetano si chiamano appunto sciuscelle. Il dolce è a forma di biscotto piatto e allungato ricoperto di glassa al cacao.


gazzettinodelgolfo.it

In conclusione Gatea, con le sue spettacolari insenature, spiagge, panorami e la sua intensa storia mi ha letteralmente affascinato e consiglio a tutti di inserirla come meta di una prossima vacanza.

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